Parte 1 – Le fasi della ricarica.
Parte 2 – La scelta delle attrezzature.
Parte 3 – La scelta del materiale di consumo.
Parte 4 – Ricarica 9×21 passo per passo.
Parte 5 – Problemi e soluzioni.
Problemi e soluzioni nell’uso della pressa Lee Pro 1000
Nella parte precedente di questo articolo abbiamo visto come realizzare passo per passo delle cartucce 9×21 tramite la pressa progressiva entry level “Lee Pro 1000”.
Per padroneggiare questo tipo di attrezzatura occorre necessariamente un po’ di pratica, è un apparecchio spesso capriccioso, ma che sa darci grandi soddisfazioni.
Vediamo in queste pagine le varie problematiche che possono capitare e come risolverle.
Bossoli a Clessidra
Se tutto è stato effettuato correttamente arriveremo a produrre le prime cartucce, osservandole bene noteremo che hanno una forma un po’ strana, presentano spesso una “gobbetta” sul lato che lascia trasparire la forma della palla nel bossolo. Stiamo osservando il così detto “effetto clessidra”.
Questo tipo di difetto è dovuto al fatto che stiamo caricando un bossolo 9×21 con l’attrezzatura pensata per il 9mm Luger (9×19). Con i dies del 9mm Luger il bossolo viene ricalibrato per una lunghezza inferiore rispetto ai 21mm del 9×21 IMI, conferendo al bossolo una forma “conica”, una volta inserita la palla avremo una zona centrale leggermente più stretta rispetto allo standard.
Dal punto di vista della funzionalità questo difetto non presenta alcuna limitazione e tali cartucce possono essere considerate buone da tutti i punti di vista, eccetto ovviamente per il fattore estetico.
Per risolvere il problema esistono varie soluzioni:
- Creazione di un die ibrido tra il factory crimp e il decapsulatore (metodo Nisckal )
- Customizzazioni varie (custom funnel, tarature particolari etc.)
- Utilizzo di dies specifici per il 9×21 (ormai in commercio da qualche anno):
Camerabilità difficoltosa
Potrebbe accadere che su alcune armi i bossoli non vengano camerati correttamente, causando inceppamenti. Questo può essere testato in anticipo tramite il cilindretto di test o tramite una canna smontata. Per essere camerato correttamente il bossolo deve aderire perfettamente agli standard e deve quindi poter essere inserito completamente nel cilindretto senza incastrarsi o sporgere.
Qualora ci si trovasse in questa situazione è possibile riformare il bossolo alle misure standard del 9×21 anche dopo aver completato la cartuccia, utilizzando il 4^ die, ovvero il “Factory Crimp”.
C’e’ da considerare che se ci si trova in questa situazione è probabile che si abbia sbagliato qualche regolazione precedente e come primo tentativo converrebbe rivedere la regolazioni degli altri dies.
Se poi i bossoli utilizzati hanno alle spalle diversi cicli di ricarica o se sono stati raccolti in qualche campo di tiro al poligono, e’ possibile che presentino il cosi’ detto “effetto bulge”, ovvero un rigonfiamento del fondello che non e’ possibile ricalibrare con i comuni dies, in tal caso occorre ripassarli prima della ricarica con uno specifico die, detto die ricalibratore o trafilatore di bossoli.
Bossoli pizzicati
Per permettere ai vari dies di lavorare correttamente è necessario che i bossoli siano perfettamente allineati con le imboccature dei dies. A volte questo allineamento non è perfetto e i bossoli entrando nei dies potrebbero toccare, venendo “pizzicati” o “graffiati” sui bordi.
Per ovviare a questo inconveniente si può regolare la posizione dello shell plate rispetto alla testa della pressa. La regolazione viene effettuata tramite una vite posta sotto al cassetto dello shell plate. Sarà sufficiente effettuare una regolazione per tentativi fino ad ottenere il perfetto allineamento.
NOTA: Esistono vari shell plate dedicati ai vari calibri, per il 9×21 sulla pro 1000 va utilizzato il #19.
Inceppamento dell’innescatore
Come anticipato nella sezione precedente l’innescatore della Pro 1000 è una parte abbastanza delicata ed il suo malfunzionamento ha conseguenze su tutto il processo di ricarica.
Le tipologie di problemi che possono accadere sono le seguenti:
Il bossolo non viene innescato
Questo può accadere per molti motivi. Se abbiamo acquistato una pressa usata o se il problema si presenta dopo diversi cicli di ricarica, l’innescatore potrebbe avere una slitta graffiata o eccessivamente usata, questo potrebbe far scorrere male gli inneschi. In tal caso sarà sufficiente sostituire la slitta per pochi euro con una nuova.
L’errato caricamento degli inneschi potrebbe anche dipendere da una slitta sporca di polvere o detriti, anche in questo caso è necessario pulirla, smontandola e lavandola con acqua e sapone per piatti (Attenzione, nel sistema di alimentazione degli inneschi non va assolutamente messo nessun tipo di lubrificante!)
La pro 1000 prevede la possibilità di utilizzare due tipi differenti di slitta, uno per gli inneschi small pistol e l’altro per i magnum. Il 9×21 utilizza inneschi di tipo small pistol, accertiamoci quindi che la slitta installata sia quella corretta, specie se abbiamo acquistato la pressa di seconda mano.
Uno dei motivi più frequenti di cattivo inserimento degli inneschi tuttavia è lo svuotamento del serbatoio. Gli inneschi vengono inseriti per caduta ed è quindi necessario che vi sia una colonna di inneschi sufficientemente pesante per spingere il primo di essi sul pistone dell’innescatore. Si raccomanda quindi di avere sempre la slitta piena e integrare il serbatoio qualora si stia per svuotare (al termine delle attività andremo nuovamente a riporre gli inneschi avanzati nella loro confezione).
Per lo stesso motivo occorre che il serbatoio sia fatto vibrare opportunamente durante l’utilizzo, in modo che gli inneschi si distribuiscano correttamente nella slitta. A questo scopo una delle colonne di supporto della testa presenta delle scanalature su cui poggia un’astina collegata alla slitta dell’innescatore che salendo e scendendo ne permette la vibrazione. A volte l’astina non tocca correttamente e occorre sistemarla. Sul web si vedono molte soluzioni artigianali per permettere una maggiore vibrazione del serbatoio come l’aggiunta di più tacche sulle colonne, il posizionamento di motorini vibranti sulla slitta, molle etc.
Un’ altro elemento che potrebbe generare un malfunzionamento è la levetta posizionata sotto l’innescatore, che ha lo scopo di permettere il posizionamento dell’innesco dopo il passaggio del bossolo (infatti in assenza di bossoli nello shell plate gli inneschi rimangono nella slitta). Capita che il meccanismo non scorra bene perchè sporco o troppo secco, non permettendo il corretto avanzamento degli inneschi. Per sistemare questo inconveniente basta pulire bene la parte e assicurarsi che non vi siano rimasugli di polvere dovuti a qualche mancato innesco e che la molla di trattenuta dell’alberino sia posizionata correttamente, facendolo “cadere” al passaggio del bossolo sull’apposita parte plastica ad essa collegata.
Gli inneschi sono montati al contrario o per traverso
Questo difetto è abbastanza comune, soprattutto le prime volte, in genere è dovuto al caricamento errato degli inneschi nel serbatoio, che devono essere tutti posizionati con la parte chiusa sulla superficie nera e con la parte aperta verso la chiusura trasparente del serbatoio.
Capita comunque che gli inneschi si ribaltino alla base dell’innescatore, in questo caso non c’e’ molto da fare se non controllare che la slitta sia pulita e in buone condizioni e non sia troppo usurata e in tal caso sostituirla con una nuova. Va verificato che alla base non vi siano spaccature o parti consumate che lascino spazio agli inneschi per fare movimenti non previsti. Anche in questo caso risulta utile aver montato la pressa su una superficie stabile che non permetta eccessive vibrazioni della pressa durante l’utilizzo.
E’ anche utile verificare che la posizione dello shell plate sia corretta e non necessiti regolazioni, in caso contrario gli inneschi potrebbero non venire caricati correttamente (la vite di regolazione e’ la stessa vista nel caso precedente relativo ai bossoli pizzicati).
Gli inneschi non sono completamente inseriti nel bossolo, sporgendo rispetto al fondello
Difetto è abbastanza evidente perchè può impedire la corretta rotazione dello shell plate e causare inceppamenti dell’arma. Avviene se non si applica la dovuta pressione alla leva della pressa che quindi non inserisce completamente l’innesco.
Questa situazione si viene a creare facilmente quando ancora non si ha pratica con l’attrezzatura o se la pressa non è fissata ad una base sufficientemente stabile. Se il tavolo su cui giace la pressa permette delle flessioni risulta difficile applicare la forza necessaria e qualche innesco potrebbe non entrare correttamente. Sarà sufficiente ripetere l’operazione spingendo un po’ più forte.
In generale nella fase di innesco occorre “sentire” la pressione che si esercita sulla pressa, dopo un po’ di ricariche si sarà in grado di percepire se l’innesco è entrato correttamente e con la giusta dose di sforzo. Uno sforzo maggiore potrebbe indicare un innesco messo per traverso, mentre un sforzo minore potrebbe indicare l’assenza dell’innesco, suggerendo una verifica prima dell’inserimento della polvere.
Il mancato innesco di un bossolo causa la fuoriuscita della polvere dal foro di vampa costringendoci a fermare le ricariche per poter ripulire la pressa. Per il corretto funzionamento occorre sempre mantenere pulito lo shell plate, la slitta e la sede dell’innescatore, basta anche qualche granello di polvere nel posto giusto per impedire all’innesco di posizionarsi correttamente.
Rotazione difettosa dello shell plate
Può succedere che al susseguirsi degli azionamenti della leva della pressa lo shell plate non risponda più correttamente, girando in modo diverso da quanto ci si aspetterebbe, saltando ogni tanto qualche passaggio o fermandosi in posizioni errate, costringendoci a riallinearlo per poter proseguire con la ricarica.
Questo può accadere su presse con diversi cicli di ricarica alle spalle e dipende dal malfunzionamento di una delle poche parti veramente soggette ad usura. Per risolvere il problema è necessario smontare il cassettino dello shell plate e pulire accuratamente tutte le sue parti. Dato il costo veramente esiguo prima di smontare lo shell plate vale la pena procurarsi le seguenti parti di ricambio:
- HEX RATCHET (Part TA2368 for product PRO CARRIER #19)
- RATCHET GEAR (Part TR2432 for product PRO CARRIER #19)
Ovvero degli ingranaggi che risiedono internamente al cassetto dello shell plate e che ne governano la rotazione. Se durante il lavaggio noteremo un certo livello d’usura potremo sostituirli per tornare ad avere una pressa come nuova.
Sfilamento del cassetto dello shell plate dall’asta della pressa
I dies al carburo di tungsteno non richiedono generalmente la lubrificazione dei bossoli, tuttavia su una pressa progressiva in cui vengono inseriti 3 bossoli contemporaneamente (specie se non ricalibrati in precedenza) potrebbe venire esercitata una notevole forza da parte dei dies nel trattenere i bossoli. A volte può capitare che alzando la leva i bossoli alloggiati sullo shell plate rimangano incastrati nella testa e scenda solamente l’asta della pressa.
Una situazione del genere non è inusuale in quanto la brugola che fissa l’asta al cassetto dello shell plate potrebbe allentarsi con l’utilizzo. Sarà sufficiente riportare l’asta in posizione elevata e fissarla fermamente stringendo la brugola posta sotto al cassetto.
Attenzione perché la brugola della pressa è da 3/16″ di pollice e l’uso di una comune brugola con misure in mm potrebbe causare il danneggiamento della testa della vite non essendoci una misura equivalente, rendendo poi difficile il fissaggio. Una brugola in pollici è comunque facilmente reperibile in qualsiasi ferramenta ben fornita.
I bossoli completati si incastrano o vanno in giro
Un classico problema della pro 1000 è l’espulsione dei bossoli poco accurata. Per la loro estrazione sul cassetto dello shell plate è posizionato uno spillo, troppo sottile per garantire la corretta fuoriuscita del bossolo. Spesso il bossolo salta sopra lo spillo e si incastra nello shell plate invece che essere espulso.
La soluzione (già suggerita nel paragrafo relativo al setup della pressa) è di sostituire lo spillo con qualcosa di più ampio. La soluzione più semplice è quella di utilizzare un pezzo di latta (ricavata ad esempio da una lattina) ritagliata ad hoc per garantire la corretta espulsione. Esistono poi soluzioni più eleganti ottenute con pezzi di plexiglas o plastica opportunamente modellata. Una di queste e’ la realizzazione di parti stampate in 3D come riportato in questo articolo nel quale si presentano alcuni utili upgrade del sistema di alimentazione bossoli, incluso uno slider maggiorato ed una clip fermatubi, che per pochi euro permettono di colmare alcuni noti difetti di questa pressa.
I bossoli che scendono dal case feeder si ribaltano e cadono.
Il sistema di alimentazione dei bossoli deve essere tarato a puntino per evitare il ribaltamento dei bossoli durante le operazioni. La cosa più importante è che il case feeder sia posizionato appena sopra al bossolo, deve rimanere uno spazio pari allo spessore di una moneta, questo farà si che il bossolo non possa ribaltarsi appena uscito dal case feeder e venga invece trattenuto dalla soprastante colonna di bossoli. Purtroppo il sistema originale lee non è molto preciso ed è piuttosto scomodo da tarare, motivo per il quale troverete sul sito un sistema alternativo molto più comodo e preciso.
Oltre al case feeder al suo corretto posizionamento, occorre uno spingibossoli di misura opportuna (appena più basso dell’altezza del bossolo, sul sito troverete una serie di spingibossoli specifici per i diversi calibri) e aver tarato correttamente la posizione dello shell plate, in modo che al momento in cui riceve il bossolo, sia perfettamente allineato alla slitta, evitandone l’impuntamento.
I colpi si incastrano nel caricatore e non sono camerati correttamente
I colpi devono essere realizzati nel rispetto degli standard CIP, che per il 9×21 definiscono la massima lunghezza del colpo finito (OAL). Se la lunghezza della nostra cartuccia supera quella prevista, e’ possibile che la punta dell’ogiva tocchi sulla parete del caricatore, impedendo ai colpi di scorrere liberamente verso la canna.
Se vi doveste trovare in questa situazione utilizzate un calibro per verificare che la lunghezza complessiva del colpo non superi i 29.75 mm ed eventualmente ritoccate la taratura del 3^ die (Inserimento palla e Crimpatore) per abbassare un po’ l’ogiva. Tenete presente che l’abbassamento dell’ogiva potrebbe richiedere un ritocco anche degli altri parametri che influenzano la pressione in canna come il quantitativo di polvere o la crimpatura.
Verificate inoltre che il bossolo che state usando sia del calibro corretto, considerato che esistono bossoli di misure molto simili che possono essere facilmente confusi se recuperati dal pavimento di un poligono.
Punti di attenzione
In generale durante le operazioni di ricarica, per garantire la qualità e la sicurezza della cartuccia, occorre sempre fare attenzione ai seguenti aspetti :
- Verificare visivamente la quantità di polvere all’interno del bossolo ed evitare:
- Doppio quantitativo di polvere (pericoloso per l’innalzamento delle pressioni).
- Cartuccia senza polvere (che causerebbe il fermarsi del colpo in canna).
- Sicurezza fisica:
- Indossare sempre occhiali di protezione.
- Custodire i materiali in modo appropriato.
- Considerare la tossicità dei materiali, in particolare del piombo.
- Cura e manutenzione:
- Preoccuparsi di pulire sempre la pressa al termine della attività e coprirla in modo che non si impolveri mentre non viene utilizzata.
- Effettuare regolare manutenzione, ungendo le parti in movimento o soggette ad ossidazione.
Accessori
La pro 1000 oltre alla dotazione standard prevede anche una serie di accessori aggiuntivi come il Kit Mettipalla (bullet feeder) che permette l’inserimento automatico delle ogive. Esistono poi tutte le parti ricambio (vite per vite) comprese tutte le parti necessarie per ricaricare gli altri calibri. E’ possibile acquistare teste e shell plate già completi da sostituire nel momento in cui si voglia caricare un calibro differente e appositi supporti per le teste e per la pressa.
Il consiglio è di dare un occhiata alle possibilità offerte dal catalogo Lee, direttamente sul loro sito o sul sito di distributori Italiani come Callister, Bolt-Action etc.
Hacks e DIY
Oltre ai miglioramenti e agli accessori originali previsti dalla Lee esistono ovviamente sul web ogni sorta di modifiche per migliorarne le funzionalità come ad esempio: Luci per visualizzare la polvere all’interno del bossolo (utilissimo se si ricarica di sera!), contabossoli, serbatoi multipli per alimentare il mettipalle, caricatore elettrico per palle e bossoli, etc.
Nella sezione realizzazioni di questo sito trovate alcuni utili upgrade stampati in 3D già pronti per l’uso.
Link e bibliografia
La ricarica delle munizioni è un argomento molto esteso, che tocca diverse discipline, un libro che sicuramente vale la pena avere è:
RICARICARE Cartucce per pistola e fucile di Gianluca Bordin
- Editore: Bordin
- Edizione: 3
- Data di Pubblicazione: 2012
- EAN: 9788890297113
- ISBN: 8890297115
- Pagine: 784
- Formato: rilegato
In generale poi non vanno tralasciati gli aspetti legislativi, sono utilissimi gli articoli di E.Mori su www.earmi.it che consiglio a tutti di leggere.
Bene, ho letto tutto e comincio a capire qualcosa di ricarica. Mi è piaciuto molto per la semplicità e completezza con cui è stato trattato l’argomento. Grazie
attenzione la chiave a pollici che stringe il carrier è da 3/16″
Ciao,
Grazie mille per la segnalazione! non mi ero accorto di aver sbagliato la misura della brugola
Ho fatto la correzione così ora e’ tutto perfetto.