Decapsulatore/innescatore universale economico (per rimuovere gli inneschi prima di lavare i bossoli)

Chiunque intenda iniziare a ricaricare prima o poi si troverà di fronte alla necessità di lavare i propri bossoli di recupero. Una delle operazioni più comuni e’ quella di decapsulare i bossoli prima del lavaggio, in modo da liberare la sede dell’innesco e permettere un’adeguata pulizia anche di questa piccola parte.

Normalmente il set di dies prevede un ricalibratore/decapsulatore, ma utilizzare questo die per decapsulare i bossoli prima del lavaggio non ha alcun senso, dal momento che vengono lavati proprio allo scopo di non imbrattare questo die e permettere quindi una corretta ricalibrazione, senza che detriti, polvere o residui di combustione interferiscano.

Vediamo quindi in questo articolo un semplice ed economico setup che ci permetta di decapsulare (e innescare) quasi tutti i calibri.

Pressa Lee Reloader

Prima di tutto dovremo dotarci di una piccola pressa di servizio monostazione da dedicare esclusivamente a questo scopo, senza essere costretti a smontare e rimontare dies sulla nostra pressa principale, specie per chi possiede già una progressiva.
A meno di trovare qualche buon usato o di disporre già di un’altra pressa, il modello più economico e’ senza dubbio la Lee Reloader.

Assieme alla pressa dovremo poi procurarci il die decapsulatore universale della Lee che a differenza del ricalibratore/decapsulatore, non presenta la boccola per la ricalibrazione, permettendo a qualsiasi calibro di essere decapsulato senza contatto con le pareti del die e quindi senza subire danni da bossoli ancora sporchi.

Per permettere il posizionamento dei bossoli sulla base della pressa sarà poi necessario procurarsi il set di shell holder universali, sempre della Lee. Questo set (Quello con la scatola verde!) e’ composto da shell holder di varia misura, dotati di innesto specifico per il montaggio sull’asta della pressa. Fate attenzione perché esiste anche un altro set della Lee (Scatola rossa) in cui gli shell holder non hanno la base per l’attacco a molla e non possono essere montati sulla Lee Reloader.

A questo punto abbiamo tutto il necessario per decapsulare bossoli di un gran numero di calibri differenti, senza doverci preoccupare se siano sporchi o meno.

Per completare il setup tuttavia possiamo acquistare anche un innescatore universale, compatibile con gli shell holder sopra citati, l’innescatore Manuale Smart Reloader. Non e’ il miglior innescatore in commercio, ma fa il suo lavoro ed essendo compatibile con il set della Lee ci darà la possibilità di innescare un gran numero di bossoli differenti con un solo strumento.

A questo punto siamo pronti per rimuovere gli inneschi esausti dalla nostra scorta di bossoli usati, ma ben presto ci accorgeremo che tutti gli inneschi finiscono nella base della pressa e sarebbe necessario praticare un foro sul banco per permetterne la fuori uscita.
Per ovviare a questa fastidiosa limitazione delle presse entry level della Lee esistono tuttavia almeno un paio di soluzioni:

  1. Metodo MacGyver da 0 Euro.
  2. Metodo “fico” con stampa 3D.

Il primo metodo e’ molto pratico e decisamente economico, sebbene non sia molto elegante. Si tratta di tappare con un etichetta di carta la fessura sulla pressa che permette agli inneschi esausti di essere convogliati nella base. In questo modo gli inneschi resteranno all’interno dell’asta, fuoriuscendo da sotto nel momento in cui lo shell holder tornerà nella sua posizione iniziale.
Per raccogliere gli inneschi ritaglieremo la testa di una bottiglia di plastica (meglio se a sezione quadrata) fissandola sul bordo del banco. La posizioneremo con il tappo verso il basso e la fisseremo proprio sotto la pressa, tenendola in posizione tramite un paio di viti con rondella o tramite un paio di punti metallici. La bottiglia essendo flessibile permetterà alla leva della pressa di eseguire l’intera corsa, senza ostacoli e nello stesso tempo sarà abbastanza larga e robusta da raccogliere tutti gli inneschi che ne fuoriusciranno. Una volta riempita la bottiglia, sarà sufficiente svitare il tappo per rimuoverne tutto il contenuto, senza dover smontare nulla.

Il secondo metodo e’ decisamente più raffinato ed elegante e consiste nel posizionare tra pressa e banco un distanziatore, che permetta di recuperare gli inneschi, raccogliendoli in un cassettino rimovibile. Accessori di questo tipo sul mercato non esistono, ma e’ facile procurarsi dei modelli da stampare in 3D, come quello pubblicato su Thingiverse dall’utente OneBadMarine.

Sempre da stampare in 3D esistono poi soluzioni per altri modelli di presse e cercando sui motori come Thingiverse non e’ difficile trovarli con parole chiave come: “primer catcher”o simili.

Conclusioni

Con una spesa tutto sommato contenuta (attorno ai 150€ o anche meno) e’ possibile realizzare un decapsulatore/innescatore universale, da utilizzare per rimuovere gli inneschi esausti dai bossoli sporchi, prima del lavaggio e della successiva ricalibrazione/ricarica. Una pressa di servizio potrebbe inoltre venire comoda per molti altri usi, specie in ausilio a presse come la Lee Pro 1000, dotate di sole tre stazioni.

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