Sul nostro blog abbiamo più volte parlato del tiro ridotto e delle relative munizioni composte da palle leggere in cera , gomma o colla, spinte dal solo innesco senza l’utilizzo di polvere e quindi con potenze ridotte, tali da poter essere utilizzate in ambiente domestico. Per via della ridotta potenza (Inferiore ai 7,5 Joule) tali munizioni non possono riarmare armi semiautomatiche e sono quindi maggiormente adatte all’utilizzo sui revolver.
In questo articolo vedremo come procurarsi un revolver per il tiro ridotto, economico e funzionale con il quale potersi divertire nel così detto “tiro da Sala” (e non solo)
Ponendoci l’obiettivo di un costo contenuto cominciamo con l’individuare il calibro più adatto. Armi di grosso calibro generalmente hanno costi elevati, tuttavia è possibile trovare buone occasioni per il .38 Special. questo ottimo (e potente) calibro da revolver è in circolazione da anni ed è quindi facile trovare revolver d’occasione un po’ datati (anni 60′ – 70′), ma ancora in ottime condizioni.
Escludendo i marchi più blasonati come Colt e Smith & Wesson rivolgiamo l’attenzione su armi di fabbricazione spagnola/ brasiliana (Frachi Llama, Rossi) o tedesca come Arminius (attuale Weirauch), che anni addietro hanno prodotto armi di media qualità rivolte a guardie giurate o alla difesa abitativa. Spesso rimarchiati e distribuiti in vari paesi con nomi differenti, questi revovler venivano prodotti in materiali meno pregiati dell’acciaio se non in alcune loro parti (come tamburo e canna).
Ricercando l’occasione tra armerie e privati questo genere di armi, specie con canne intorno ai 2,5″ e con un po’ di fortuna si può reperire a prezzi compresi tra 80 e 150 Euro, spesso in ottime condizioni in quanto mai usate. Nella loro versione moderna, ancora utilizzano frame e parti basati su questi vecchi modelli e si possono trovare nuovi a cifre che vanno dai 250 ai 450 Euro.
Per il nostro articolo abbiamo trovato ed acquistato un revolver Arminius in .38 Special con canna da 2,5″, che abbiamo poi provveduto a sistemare secondo le nostre esigenze.
Il revolver risulta ben tenuto, privo del classico meccanismo di apertura rapida del tamburo, che invece viene estratto tirando verso l’esterno il perno posto al di sotto della canna. Effettivamente non è comodissimo, ma più che sufficiente per i nostri scopi.
Le parti in acciaio sono il tamburo, la canna , il cane e il grilletto, mentre il frame e le altre parti sono in lega riverniciata, comunque tenute in modo impeccabile, senza segni di usura da fondina. I segni di rotazione del tamburo sono appena visibili.
Lo scatto in doppia azione è un po’ pesante, ma cicla bene e in singola azione risulta abbastanza soddisfacente.
La grip in plastica risulta un po’ troppo piccola per avere una presa salda. La presa sul cane è appena sufficiente. In effetti tendola in mano si percepisce che è un’arma progettata per rimanere in fondina!
Le mire non sono regolabili la tacca di mira risulta un po’ alta per ingaggiare il bersaglio senza coprirlo, specie sulle distanze più lunghe, risulta evidente che l’arma è adatta alla difesa personale piuttosto che al tiro sportivo (peraltro è considerata “arma comune”).
Vediamo quindi come migliorare un po’ la situazione e ovviare ai vari problemi riscontrati.
Pulizia dell’arma
La prima operazione da fare è una pulizia completa dell’arma (evidentemente rimasta ferma per parecchi anni) e soprattutto una buona lubrificata a tutte le parti in movimento. Questo intervento migliora sensibilmente l’estrazione e la rotazione del tamburo, il ciclo di scatto in doppia azione e l’estrazione dei colpi usati.
Per effettuare un buon lavoro sarebbe opportuno smontare interamente l’arma e alleggerire un po’ lo scatto, ma lo smontaggio completo non è agevole e si rischia di rovinare alcune parti (il frame è fissato tramite perni metallici ad incastro) ed è quindi un’operazione che sarebbe opportuno far fare ad un armaiolo esperto.
L’impugnatura
Per ovviare al problema dell’impugnatura abbiamo cercato una grip più moderna. Scopriamo su google che negli USA i revolver Arminius sono stati venduti rimarchiati come FIE Titan Tiger e la loro evoluzione moderna è ora distribuita da EAA con il nome di Windicator. EAA sul suo catalogo online dispone quindi di molte parti di ricambio compatibili con il nostro Arminius a prezzi molto interessanti, tuttavia le leggi sull’esportazione delle armi dagli Stati Uniti sono piuttosto limitanti ed è molto difficile acquistare online anche per accessori che da noi non sono considerati parti d’arma, senza contare i proibitivi costi di spedizione.
La ricerca non è però stata infruttuosa, in quanto il moderno EAA Windicator altro non è che un Weihrauch HW38 rimarchiato.
Andando dunque a cercare sul catalogo WeihRauch, troviamo le grip disponibili per il modello hw38 e scopriamo essercene di vario tipo. Per il nostro Arminius la grip più adatta sembra essere anche la più economica, ovvero quella in gomma nera, in grado di dare un aspetto decisamente più moderno al vecchio revolver.
Purtroppo non è possibile acquistare direttamente da Weihrauch , in Italia infatti il distributore è Bignami che tuttavia, oltre ad essere a sua volta un distributore all’ingrosso, non ha sul catalogo online il prodotto che ci interessa.
Con qualche giro di Email riusciamo fortunatamente ad identificare i codici prodotto di Weihrauch e a cascata quelli Bignami (R18008,R18899,R1C261,R1C959). La grip in gomma in particolare ha il codice R18008 e con questa informazione riusciamo a farcela procurare dalla nostra armeria di fiducia per il costo tutto sommato accettabile di 38 Euro.
La grip di gomma del moderno Weihrauch hw38, risulta perfettamente compatibile in quanto basato su una frame molto simile al vecchio Arminius. La vite di fissaggio originale risulta troppo corta e assieme all’impugnatura non ne viene fornita una più lunga, che pertanto dovremo procurarci separatamente.
Sostituendo la vecchia impugnatura con la nuova grip conferiremo al nostro revolver un’estetica più moderna ed accattivante, oltre che una presa molto migliore.
Le scritte in evidenza
Sempre per un fattore estetico utilizzeremo dello smalto bianco per unghie al fine di mettere in evidenza alcune delle scritte incise sull’arma.
Scelte le scritte che vogliamo evidenziare le ricopriremo con lo smalto per poi pulirle con l’acetone, in questo modo lo smalto rimarrà presente solo nei solchi, dando un aspetto gradevole e moderno all’arma.
Organi di Mira
Per quanto riguarda il difetto del mirino non abbiamo grandi possibilità di manovra in quanto la pinna originale risulta troppo alta e l’unica possibilità è quella di limarla fino all’altezza desiderata.
A differenza di altri modelli l’Arminius 38 ha un mirino gradevole alla vista e dispiace rovinarlo, cerchiamo quindi su internet qualcosa di compatibile da limare al suo posto!
Non siamo riusciti a trovare parti parti di ricambio specifiche, ma abbiamo scoperto che il mirino della Ruger single six è quasi perfettamente compatibile ed è acquistabile negli USA tramite www.brownells.com. Sul catalogo online Italiano non si trova, ma contattando direttamente Brwonells.it e fornendo il codice prodotto (780-022-005WB ) riusciamo comunque a farci spedire l’oggetto al costo di circa 11 Euro.
Provvediamo quindi a limare la parte in eccesso, aiutandoci con un collimatore laser, in modo da ottimizzare le mire ad una distanza di 12,5 mt.
Per migliorare ulteriormente la visibilità degli organi di mira in penombra e su sfondi scuri ci procureremo dello smalto per unghie trasparente e qualche grammo di pigmento fluorescente in polvere. Provvederemo quindi a mischiare i due componenti per ottenere un’economica vernicetta fluorescente, abbastanza resistente e soprattutto ben visibile sia di giorno che di notte (meglio se caricata con una lampada UV prima della sessione di tiro)
faremo poi due piccole incisioni sul fronte del mirino dentro alle quali applicheremo prima un sottile strato di smalto bianco e poi alcuni strati della vernicietta fluorescente. Faremo poi la stessa cosa sulla tacca di mira.
Conclusioni
Ecco che al termine dei lavori avremo svecchiato il nostro revolver rendendolo più adatto al tiro ridotto e in generale anche per il tiro in poligono con munizioni tradizionali.
L’arma ora ha un aspetto più gradevole, una presa migliore, organi di mira ben visibili e soprattutto ben collimati.
L’arma ottenuta oltre che per il tiro ridotto e ludico risulta anche un ottima arma per la difesa abitativa, compatta ed estremamente versatile in quanto, per chi di voi ricarica in autonomia le proprie munizioni, non sarà difficile creare munizionamenti non letali con palle leggere e piccoli quantitativi di polvere (cosa molto differente dalle munizioni per tiro ridotto). Le munizioni LTL (less then lethal) nella difesa abitativa permettono di avere basse rumorosità e minori rischi di rimbalzi o di oltrepassare le pareti)
Riassumendo i costi abbiamo quindi speso:
Materiale:
100€ – Revolver Arminius .38 SPecial canna 2″
38€ – Impugnatura Wirauch per revolver moderno HW38
11€ – Mirino RugerSingleSix
1,5€ – Smalto trasparente per unghie
1,5€ – Smalto bianco per unghie
1€ – 10g di Pigmento fluorescente in polvere
Per un totale di 153 Euro.
ottenendo un’arma di tutto rispetto!