Il lavaggio dei bossoli

Chiunque decida di affrontare il tema della ricarica delle munizioni, prima o poi, si trova di fronte alla problematica relativa alla pulizia dei bossoli riciclati.

I bossoli di primo sparo , magari sparati al poligono e raccolti subito dopo l’utilizzo, possono essere in ottime condizioni ed essere tranquillamente ricaricati senza particolari operazioni di pulizia. Tuttavia se i nostri bossoli hanno già diverse ricariche alle spalle o se arrivano da ambienti meno puliti del poligono (come ad esempio una cava) è possibile che sul metallo si siano depositati polvere e sporco in grado di dare alle nostre cartucce un aspetto tutt’altro che gradevole o peggio in grado di rovinare la canna.

Per queste ragioni i bossoli riciclati, prima di essere utilizzati per  la ricarica, vengono generalmente puliti più o meno maniacalmente. Sebbene alla nostra pistola non farà molta differenza se l’ottone dei bossoli luccichi o meno, a molti di noi farà sicuramente piacere lavorare con materiale pulito e luccicante, quantomeno per  non sporcarsi le mani!

Vediamo quindi quali metodi possono essere utilizzati per  la pulizia dei bossoli:

Metodo manuale

Sicuramente  è il modo più veloce ed economico per  dare una pulita ai nostri bossoli in assenza di attrezzature specifiche. Questo metodo sarà probabilmente adottato come primo approccio dai principianti, consiste  nel recuperare circa 2-300 bossoli per poi metterli, una volta decapsulati,  in una bottiglia di plastica a bocca larga (per intenderci quella de latte andrà benissimo). La bottiglia va quindi riempita con del liquido fino a coprire completamente i bossoli, ma per un volume massimo di 3/4 del contenitore.

Per il liquido ci sono innumerevoli ricette, una di quelle che va per la maggiore è un mix di acqua aceto bianco e sale oppure della semplice acqua con detergenti specifici che non facciano schiuma (di quelli usati per pulire l’acciaio dei fornelli ad esempio). Una volta chiusa la bottiglia occorrerà agitarla per circa 10 minuti in modo che  l’attrito che si viene a generare tra i bossoli  ne pulisca la parte esterna. Se si vuole avere un buon risultato anche nella parte interna è possibile aggiungere del riso (preferibilmente parboiled in quanto più duro)  per  poi continuare ad agitare per altri 10 minuti (se il tempo fosse più lungo il riso si impregnerebbe, spezzandosi e ostruendo i fori di vampa).

Al termine del processo sarà necessario riversare i bossoli in un colino a maglie sufficientemente larghe da permettere la fuoriuscita del liquido e del riso, ma non dei bossoli (un portamollette recuperato dai cinesi sarebbe perfetto), continuando a sciacquare sotto acqua corrente (tiepida) fino a completa pulizia.

I bossoli puliti e ancora tiepidi possono essere messi ad asciugare all’aria aperta in ambiente areato, oppure passati per  qualche minuto al forno per far evaporare i residui di acqua.

Il risultato sarà mediamente buono, comunque più che sufficiente per avere del buon materiale per le ricariche, anche se difficilmente raggiungerà la brillantezza di un bossolo nuovo.

Il metodo è adatto alla pulizia di bossoli di primo sparo o per  chi predilige la funzionalità all’estetica.

Tumbler a secco

Per ottenere una lucidatura perfetta e non costringerci ad effettuare manualmente il processo di pulizia, sono stati inventanti i così detti “Tumbler”  (buratto o burattatore in italiano) queste macchine molto usate in gioielleria e sono perfette per lucidare il bronzo dei bossoli. Vengono prodotte dalle principali marche di strumenti per  ricarica e vendute in tutte le armerie.

Il tipo più comune ed economico è il tumbler a secco, in cui i bossoli sono immersi in una graniglia di mais (alla quale può essere aggiunto un abrasivo). La macchina provvederà quindi a far vibrare  la graniglia ed i bossoli fino a lucidarli completamente sia internamente che esternamente.

Questo processo è molto rumoroso e anche piuttosto lungo, ma è economico ed il risultato eccellente.

Spesso assieme il tumbler è venduto in kit assieme ad  appositi strumenti per liberare i bossoli dalla graniglia (che può essere riutilizzata più volte, ma è da considerarsi un materiale di consumo)

Tumbler  rotativi (wet e dry)

Un’altro sistema molto utilizzato per la pulizia dei bossoli sono i “Tumbler rotativi“, nei quali i bossoli sono chiusi all’interno di un contenitore ermetico che viene fatto ruotare da un motore elettrico. Questo tipo di  macchinario  può lavorare sia a secco (in graniglia sabbia o altro materiale abrasivo) che più frequentemente per immersione in apposito liquido detergente.

Esistono vari modelli in commercio di queste macchine, mediamente più costosi di quelli a vibrazione permettono pero’ di variare durata e velocità del processo, rendendolo un po’ più versatile.

Spesso vengono aggiunti micro-aghi per  una migliore pulizia delle parti interne e delle sedi degli inneschi. Per la rimozione degli aghi sono disponibili apposite calamite.

Tumbler  magnetici

Ulteriore evoluzione di questi macchinari sono i “Tumbler magnetici“. In questo caso i bossoli sono posti all’interno di un contenitore a  appoggiato su di una superficie sotto la quale viene fatto ruotare ad alta velocità un set di magneti al neodimio. Il contenitore viene riempito di acqua addizionata ad un liquido detergente e al suo interno vengono quindi riversati dei micro-aghi magnetici.

la rotazione del magnete induce la vibrazione degli aghi che in poco tempo puliscono perfettamente i bossoli. Questa è la soluzione più costosa, ma anche la più veloce ed efficace, soprattutto per la pulizia delle parti interne.

Ultrasuoni

Lo scenario delle lavabossoli non è terminato e tra i sistemi più venduti ci sono le “lavatrici ad ultrasuoni“. Anche in questo caso la pulizia avviene per immersione in acqua addizionata ad un liquido detergente, ma l’azione abrasiva è indotta da un sistema ad ultrasuoni. Il sistema e’ silenzioso ed efficacie, non e’ tuttavia tra le soluzioni più economiche.

Senza voler acquistare macchinari brandizzati dalle case più note, sono facilmente recuperabili modelli “cinesi” altrettanto efficaci, in generale però questi sistemi funzionano bene con volumi limitati.

Asciugare i bossoli dopo il lavaggio

Una volta lavati, i bossoli possono essere lasciati asciugare all’aria aperta, ma specie in inverno potrebbe essere comodo utilizzare una asciuga bossoli. Queste macchine vengono vendute da vari produttori ma sono sostanzialmente delle essicatrici alimentari rimarchiate o nel migliore dei casi con qualche piccola variante per migliorarne le caratteristiche,come una calamita sulla ventola per evitare che rimasugli di micro aghi possano finire nel motore etc.

Metodi artigianali (DIY)

In ultimo vogliamo far presente che in rete è pieno di soluzioni fai-date, per lo più basate sui metodi sopra indicati e realizzate nei modi più fantasiosi.

Troverete sistemi di pulizia che vanno dalla lavatrice di casa fino alla costruzione di apparati più o meno sofisticati per la pulizia economica anche di grandi quantità di bossoli.

Sul canale youtube di Targetfun trovate il nostro video sul lavaggio dei bossoli in chiave economica, utilizzando un wet tumbler costruito  con materiale di recupero:

Link correlati:

Kit lavabossoli magnetica a microaghi DIY

4 thoughts on “Il lavaggio dei bossoli”

  1. C’e’ un mondo dietro! unica cosa che però mi sento di consigliare e’ il curalavastoviglie! con qualsiasi sistema risulta il detergente piu’ efficace con i bossoli!
    Buon divertimento!

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