Bullet Feeder 3D a 5 tubi per die GBO

Targetfun Bullet Feeder 5 Tubi

Era un po’ di tempo che avevo in mente di realizzare un bullet feeder multitubo stampato in 3D e l’occasione di avere per le mani il die bullet dropper della GBO Relaod, mi ha convinto a mettermi all’opera.
Il bullet dropper GBO è molto simile a quello della Double Alpha, dedicato alle presse di più alta fascia rispetto alle Lee, ma come vi ho mostrato in questo video, l’ho utilizzato con soddisfazione anche su una modestissima Breech Lock Pro.

Il die GBO ben si presta alla Breach Lock Pro (Recente pressa progressiva entry level della Lee Precision, dotata di ben 4 stazioni). L’idea era di realizzare un bullet feeder a 5 tubi di circa 40 cm di lunghezza, in modo da mantenere un ingombro ridotto, permettendo allo stesso tempo la ricarica ininterrotta di 100-150 ogive.

Oltre all’esigenza da ricaricatore, ho voluto approfittare di questo progetto anche per testare nuove possibilità di realizzazione di pezzi stampati in 3D. introducento una maggiore complessità e includendo inserti hot melt e pistoncini a sfera per il perfetto allineamento delle parti in movimento.

Per disegnare i pezzi necessari ho usato Fusion 360, un cad di Autodesk ideale per realizzazioni hobbistiche, in quanto disponibile gratuitamente per uso personale.
Dopo qualche prova e aggiustamento ho elaborato i file per la stampa tramite CURA, lo slicer do Ultimaker e alla fine li ho stampati su una Creality Ender 3:

Base del bullet feeder: da posizionare sopra al die GBO, dotata di inserti filettati in ottone per il serraggio della base al die e con i fori per l’alloggiamento dei pistoncini a sfera, che tratterranno la testa nelle posizioni predefinite ad ogni rotazione.

Testa porta tubi: Che verrà fissata alla base tramite una vite autofilettante con un gioco minimo, appena sufficiente a far “scattare” i pistoncini nel momento della rotazione.
La testa alloggerà 5 tubi in plexiglass di quelli gia’ usati sul case feeder 9×21, ma questa volta con lunghezza di 40 cm.

Clip fermatubi: adatta a mantenere assieme e correttamente distanziati i 5 tubi di Plexiglass.
Ne può essere posizionata anche più di una per una maggiore stabilità del comparto tubi.

Coperchio: da posizionare sopra al bullet feeder una volta riempito, per evitare che polvere o sporcizia possano entrare nei tubi se utilizzati in un secondi momento.

Come materiale di stampa ho utilizzato del PETG nero, un po’ più elastico e robusto del PLA, sebbene più complicato da stampare.
La stampa ha richiesto diverse ore, essendo fatta con un riempimento del 100% per supportare la sollecitazione dovuta al peso di oltre 100 ogive.
Dopo l’assemblaggio devo dire con grande soddisfazione che robustezza e “scatto” della rotazione sono risultati esattamente come da aspettativa.
Ogni movimento è fluido e preciso e conferisce un posizionamento esatto, senza gioco, allineando perfettamente la base con la testa portatubi.

L’unico neo del progetto è il costo che, per via dei vari inserti e soprattutto dei robusti tubi in plexiglass, risulta paragonabile a quelli commerciali, ma comunque molto inferiore ad un bullet feeder automatico, vera alternativa per poter caricare un centinaio di colpi senza interruzione (cosa che vedremo nei prossimi articoli, esplorando i progetti disponibili sul web e stampabili in 3D).

LINK UTILI:

Die Bullet dropper GBO Reload
Pressa: Lee Auto Breech Lock PRO
Cad: Fusion 360
Slicer: Ultimaker Cura
Stampante 3D: Creality Ender 3
Bullet Feeder 5 Tubi completo: Realizzazione Targetfun

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