Nonostante negli articoli precedenti si sia già parlato di ricarica 9×21 e in particolare del problema dei “bossoli a clessidra“, vorrei riprendere l’argomento e alzare l’asticella ad un livello superiore. In questo post cercheremo di capire se i dies specifici 9×21 della GBO possano effettivamente essere considerati la soluzione definitiva per ottenere con facilità delle munizioni 9×21 perfette per tutte le situazioni, sia meccanicamente che esteticamente.
Abbiamo visto nella sezione dedicata ai possibili problemi di ricarica del 9×21 in cosa consistano i bossoli a clessidra (ovvero quelli in cui sia evidente la classica “gobbetta”) ed alcune delle possibili soluzioni.
Avevamo anche testato i primi dies specifici per il 9×21 prodotti dalla Lee, argomento che continua a suscitare numerosi commenti, sopratutto in considerazione del fatto che fino ad un paio di anni fa non esisteva nessun dies specifico per il 9×21 e che quelli piu diffusi continuano ad essere quelli del 9mm Luger (9×19), con tutti i problemi di ricarica connessi.
Sebbene per un uso amatoriale i suddetti problemi non abbiano nessun particolare impatto, se non estetico, vogliamo salire un po’ di livello e metterci nei panni di chi:
- Ricarichi un numero molto elevato di munizioni, praticando tiro dinamico e affini.
- Utilizzi armi custom o armi di serie destinate al tiro, con tolleranze ridotte delle misure della canna.
- Inizi ora a farsi l’attrezzatura per la ricarica del 9×21 e voglia poter scegliere da subito gli strumenti migliori.
- Sia particolarmente esigente e costantemente alla ricerca di come migliorare.
In molti casi infatti in situazioni un po’ più estreme si possono avere:
- Problemi di camerabilità dovuta alle tolleranze ridottissime rispetto agli standard sulle canne di alcuni produttori.
- Prestazioni non uniformi durante le sessioni di tiro.
- Rischio di inceppamento nei momenti meno opportuni.
I dies 9×21 specifici della Lee, sebbene in grado di evitare l’effetto clessidra, a fronte di un prezzo decisamente competitivo, presentavano alcuni difetti:
- Mancanza di boccole in tungsteno, con conseguente necessità di lubrificazione dei bossoli.
- Misure adatte per palle trafilate .356, ma potenziali problemi su blindate di misure inferiori.
- Rivolti ad un pubblico “standard”.
Quasi in contemporanea tuttavia, sono stati immessi sul mercato anche i Dies 9×21 GBO Reload, di fascia decisamente più alta, curati in ogni minimo dettaglio e sopratutto dotati di boccole in carburo di tungsteno. Il set originale e’ composto da:
- Resizing Dies
- Factory Crimp
- Seater micrometrico
Questi oggetti, oltre ad essere di splendida fattura, sono stati pensati da chi sta sul campo di tiro e ricarica le proprie munizioni per ottenere prestazioni sempre migliori in gara. L’aderenza alle tabelle CIP del 9×21 IMI e le pratiche soluzioni adottate ne fanno un ottimo prodotto, decisamente al di sopra della media.
Nel die riformatore/decapsulatore ad esempio lo spillo decapsulatore e’ mantenuto in posizione da un perno di acciaio regolabile a mano, (senza bisogno di chiavi inglesi) ed e’ sostituibile (nella confezione vengono forniti ben 2 spilli di ricambio).
All’interno dello stesso die e’ posizionata una boccola in carburo di tungsteno, materiale estremamente duro che permette di riformare il bossolo per tutta la sua lunghezza con una precisione al centesimo di mm e potenzialmente senza utilizzare lubrificanti.
Il Factory crimp permette di ripassare il bossolo finito riportandolo alle misure corrette del 9×21, garantendone la camerabilità praticamente su ogni arma di questo calibro. Anche questo die e’ dotato di boccola in tungsteno e vite di regolazione per il crimpaggio finale.
Il die mettipalla (Seater) è provvisto di regolazione micrometrica dell’affondamento della palla nel bossolo, e assieme agli altri die permette il totale controllo dei parametri di ricarica con una semplicità ed una accuratezza non comuni su questi prodotti.
Assieme ai dies viene comunque fornito un campione di uno specifico lubrificante (Case Lube), non grasso, in grado di prevenire l’usura dei materiali (dies e pressa) migliorandone l’utilizzo e prolungandone la durata. Il lubrificante fornito e’ dato come inerte nei confronti di polvere ed inneschi (non si hanno cioè effetti di inertizzazione degli inneschi o variazioni della velocità di combustione della polvere), può quindi essere spruzzato sui bossoli senza doversi preoccupare che ne finisca all’interno. Non essendo a base oleosa inoltre non si ha accumulo di residui dovuti alle alte temperature che potrebbero provocare attriti durante la cameratura dei colpi.
La prova
Per la nostra prova abbiamo ottenuto un set base, che comprende esclusivamente “Resizing Dies” e “Factory Crimp”.
Abbiamo effettuato i test su una comunissima pressa Lee Pro 1000, dotata del classico kit di dies del 9×19 Luger, al quale abbiamo sostituito il primo dies (resizer) con il nuovo die 9×21 specifico della GBO Reload.
Abbiamo effettuato la prima prova su bossoli precedentemente lavati e decapsulati, ma non riformati, e il risultato e’ stato molto buono riuscendo a far ciclare la pressa anche senza lubrificante. Abbiamo quindi ripetuto la prova con il lubrificante fornito dal produttore e le operazioni sono divenute ulteriormente agevoli.
A completamento della munizione abbiamo poi montato il factory crimp su una pressa di servizio e ripassato tutte le munizioni per l’intera lunghezza del bossolo, crimpando leggermente il colletto.
Per la prova abbiamo provato a caricare sia palle .356 che palle in .355. Tutte le munizioni ottenute risultano robuste, ben crimpate e soprattutto completamente prive di effetto clessidra.
La prova di camerabilità su canna tanfoglio e cilindretto di test non ha evidenziato problemi.
NOTA: Il Die della GBO risulta più alto di quelli della Lee e impedisce i movimenti al serbatoio della polvere, rendendo anche difficile avvitare e regolare il die. Per ovviare alla cosa è possibile estendere l’imbuto del die di alimentazione della polvere con questo articolo della lee:
Lee Precision 90041 Auto disk Riser
che con una spesa irrisoria permette di risparmiarsi un sacco di noie.
Conclusioni
I dies proposti dalla GBO risultano largamente all’altezza delle aspettative, sono in grado di soddisfare sia i ricaricatori meno assidui (di fatto anche solo il primo die montato su una pro 1000 permette di ottenere risultati eccellenti) che i ricaricatori più esigenti, per i quali e’ disponibile l’intero set per il montaggio su presse progressive con più di tre stazioni.
Il lubrificante proposto se pur non indispensabile risulta estremamente pratico e può essere usato con estrema semplicità senza interferire con polvere ed inneschi.
L’unico neo che possiamo trovare a questo prodotto e’ il prezzo, che per via delle boccole in tungsteno e soprattutto della tiratura ridotta, risulta ben più elevato rispetto alla media di questi prodotti. Dobbiamo comunque ammettere che è un prodotto unico e destinato a chi, producendo un discreto numero di munizioni all’anno, è in grado di ammortizzarne il costo piuttosto velocemente.
Per chi fosse interessato questi dies sono distribuiti dalle seguenti armerie:
- Bersaglio Mobile (RE )
- Armeria Guidi di Legnano,
- Armeria Ciaffoni di Frascati RM
- Armeria Piccolo di Caserta o Napoli
Da segnalare che la stessa azienda produce molti altri prodotti interessanti dedicati alla ricarica e alla customizzazione delle armi come decapsulatrici, ricalibratrici, feeders, dies, etc. Speriamo quindi di poter tornare a parlare ancora di GBO nei nostri prossimi post.
Infine bisogna ammettere che fa molto piacere vedere prodotti di qualità di aziende Italiane, in un panorama in cui la gran parte delle attrezzature da ricarica arrivano da oltreoceano.
Armeria Ciaffoni di Frascati RM e non Faccioni 🙂
Haha.
grazie!! correggo subito! 🙂