La Stampante 3D sul banco da ricarica

Nuove tecnologie si stanno affacciando sul mercato consumer e stanno ampliando, e di molto, le possibilità per chi si diletta nel faidate (DIY), in tutti i settori compreso quelli delle armi e della ricarica.

Il connubio tra:

  • Sistemi di controllo elettronici  (Arduino e Raspberry in primis), che possono essere programmati con un minimo tempo di apprendimento e ad un costo irrisorio.
  • La possibilità di produzione a basso costo di parti custom in polimeri plastici attraverso la Stampante 3D.
  • Attrezzature a controllo numerico (CNC) per fresatura e taglio laser a prezzi ormai irrisori.
  • La grande disponibilità di parti elettro meccaniche a basso costo dagli store cinesi.
  • E soprattutto il continuo diffondersi della comunità  “Maker” e la grande disponibilità di progetti e librerie open source già pronte da utilizzare.

rende incredibilmente ampie le possibilità di creare in poco tempo e a poco prezzo praticamente di tutto.

Tutti avranno sentito già parlare di stampa 3D e di armi completamente stampate in polimeri plastici  (come la famosa liberator apparsa su un famoso sito di modelli 3d gratuiti) o addirittura  in metallo come annunciato tempo fa da dall’azienda americana Solid Concepts, che stampò una 1911 perfettamente funzionante per dimostrare la qualità dei suoi strumenti di prototipazione rapida.

Queste nuove tecnologie stanno arrivando al grande pubblico e stanno creando non poche preoccupazioni (ricordiamo che oltre che pericoloso è a anche illegale in Italia e molti altri paesi  produrre armi in questo modo!) ma stanno anche aprendo nuovi orizzonti ad artigiani e appassionati.

Quello di cui vogliamo discutere in questo articolo, e nei successivi su questo argomento,  ovviamente non è come potersi stampare un arma in modo illegale, bensì come poter sfruttare una stampante 3d  o altre tecnologie affini per poter produrre parti ed accessori utili per il nostro hobby ed in particolare per migliorare o creare attrezzature per la ricarica delle munizioni e per il tiro ridotto.

La stampante 3D

Per poter realizzare i futuri articoli abbiamo deciso di procurarci una stampante 3D, dopo una rapida occhiata sull’immenso panorama (incredibilmente ampliato negli ultimi anni) la nostra attenzione e’ ricaduta su Creality ed in particolare sulla Ender 3, per via dell’incredibile rapporto qualità prezzo.

La Ender 3 è una stampante molto semplice ed economica (150-200 Euro sugli store cinesi) ma con un’ottima qualità di stampa, arrivando a 0,1 mm di e potendo stampare oggetti fino ad un volume di 235x235x250 mm.

Il kit arriva comprensivo di istruzioni e chiunque abbia un minimo di manualità sarà in grado di assemblarla in massimo un paio d’ore di lavoro.

Tramite un “Cad” o un modellatore 3d è possibile disegnare i pezzi che poi verranno inviati allo “Slicer”, uno speciale software in grado di convertirli in un linguaggio comprensibile dalla stampante (GCode) per procedere quindi alla loro realizzazione tramite la deposizione strato dopo strato (FDM)  della materia plastica prescelta (PLA, ABS, NYLON, TPU e tantissimi altri) tramite estrusione a caldo.

Cosa e’ possibile realizzare

Potendo disegnare da se i pezzi l’unico limite è la fantasia, ma per chi  ne fosse  a corto esistono siti specializzati nella condivisione di modelli 3d gratuiti gia pronti, sui quali migliaia di appassionati hanno già condiviso i propri oggetti e risolto i più disparati problemi, di cui il piu’ famoso e completo è Thingiverse

Relativamente al mondo delle armi e della ricarica nei prossimi articoli andremo progressivamente a trattare, e in parte arealizzare, quanto segue:

  • Stampa di parti 3D per migliorare le nostre attrezzature ed in particolare le presse.

    Parte custom stampata in 3d per miglioramento pressa Lee Pro 1000
  • Stampa 3D ed assemblaggio di macchine e dispositivi utili alla ricarica come
    • Bullet feeder,
    • Macchine per la ricottura dei bossoli,
    • Marcatori di bossoli.
  • Stampa in 3d di accessori per il tiro come:
    • Shock buffer,
    • Pad per i caricatori,
    • Porta caricatori,
    • Accessori per  armi di vario tipo.
  • Strumenti ed accessori utili per la ricarica:
    • vassoi porta munizioni,
    • scatole porta munizioni,
    • imbutini e misurini,
    • martelli cinetici.

Insomma, le possibilità sono veramente infinite, e saranno un ottimo spunto per  trattare le armi e la ricarica in ottica DIY.

Altre tecnologie divenute disponibili al grande pubblico

Oltre alla STAMPA 3D di cui abbiamo appena parlato (e che approfondiremo in futuro), molte altre tecnologie sono diventate estremamente economiche con la globalizzazione dei mercati. Queste tecnologie permettono di realizzare anche a privati e hobbisti lavorazioni fino a pochissimi anni fa disponibili solo per la grande industria o aziende specializzate.

Tra le tecnologie emergenti, molto utilizzate dalla comunità dei maker, troviamo le macchine a controllo numerico per Il Taglio Laser (Laser Cut). Queste macchine permettono di muovere su 2 assi (un po’ come i vecchi plotter) un potente laser tramite il quale èpossibile incidere, tagliare, o anche solo scurire o sciogliere diversi tipi di superfici come: legno, plexiglas, pelle, policarbonato, cartoncino etc.
Tramite un apposito software è possibile riportare disegni in 2D sulle superfici esposte al raggio laser, che può arrivare facilmente a potenze anche di qualche watt.
Facendo scorrere il raggio laser ad una velocità minore aumenta l’energia trasferita, che può quindi scavare o tagliare molti materiali.
Questa tecnologia può essere usata per tagliare tavole di legno e creare un po’ di tutto, dalle decorazioni natalizie ai giocattoli.  Può essere usata per customizzare le grip di una pistola, tagliare il cuoio per realizzare una fondina, incidere il proprio logo, realizzare piccole parti e accessori ed il tutto con estrema precisione.
Sullo stesso principio troviamo poi le macchine per la fresatura a controllo numerico (CNC router o CNC engraver) che al posto del laser utilizzano un motore ad alta velocità con appositi utensili per la rimozione di materiali morbidi come plastiche e legno o metalli quali ottone e alluminio.
Queste macchine per mantenere una discreta precisione devono esercitare una certa forza, sono pertanto necessari robusti telai. Sebbene si trovino ormai ovunque macchine cinesi a pochissimo prezzo, per poter lavorare dignitosamente materiali metallici occorre spendere qualcosa di più. Rispetto al laser in questo caso ci sarà controllo anche sull’asse verticale, permettendo di ottenere precise lavorazioni in rilievo.
Quanto visto permette di creare parti e pezzi adatti a realizzare moltissimi progetti, rimane dunque da parlare dei sistemi di controllo. Il più famoso di tutti e’ senza dubbio Arduino, si tratta di una piccola scheda elettronica, dotata di un’ interfaccia USB per la programmazione, di input e output e di estensioni (shields) che possono essere montate su di essa per integrare in modo facile display, luci, sensori driver per  motori etc. Questo sistema si programma con una versione semplificata del #C che permette in modo molto semplice di interagire con tutte le componenti elettroniche del sistema. L’apprendimento è molto rapido (anche in virtù delle migliaia di esempi e progetti già pronti da cui trarre esempio) e con la sua enorme versatilità si possono realizzare controlli per automatizzare  ogni cosa, dalle stampanti 3D alla domotica arrivando a controlli  da remoto e tramite smartphone o PC.

Per chi invece con lo stesso spirito di integrazione  vuole rimanere sul “tradizionale” esistono schede di controllo come il Raspberry che sono dei veri e propri computer in miniatura, in grado di supportare sistemi operativi come linux e window, integrarsi con microcamere, wifi etc.

La globalizzazione e gli store cinesi

Con l’espansione commerciale della Cina e la globalizzazione, anche i nostri mercati sono stati invasi dagli “Amazon cinesi”, grandi siti di e-commerce che hanno reso facilissimo anche per i privati accedere direttamente alla moltitudine di imprese cinesi nei più disparati settori.

E’ ormai semplicissimo trovare per pochi euro strumenti e parti  elettriche e meccaniche già pronte all’uso, che abilmente combinate permettono a chiunque, con estrema facilità ed in modo economico di poter realizzare le proprie idee.

Per fare un esempio è semplicissimo reperire un  regolatore di velocità bello che pronto con tanto di display digitale da abbinare ad un motore in corrente continua di recupero oppure per pochi spiccioli acquistare parti meccaniche, cinghie, pulegge, ingranaggi, cuscinetti a sfera etc.

Per chi non li conosce tra i siti e-commerce cinesi più famosi, affidabili e convenienti ci sono Banggood, Aliexpress, Gearbest oltre a molti altri.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo visto una carrellata sulle possibilità offerte di questi tempi agli hobbisti per realizzare a bosso costo i propri progetti ed in particolare come la Stampante 3D possa diventare un utile strumento per chi si diletta nella ricarica delle proprie munizioni.

Nei prossimi articoli proveremo ad utilizzare la nostra nuova stampante Ender 3 per creare pezzi adatti all’upgrade della pressa Lee Pro 1000. e per  la realizzazione di molti altri interessanti progetti.

LINK UTILI:

Repository di modelli 3d pronti da stampare:
https://www.thingiverse.com

Spftware CAD gratuito freecad:
https://www.freecadweb.org/

Software Slicer gratuito Cura: https://ultimaker.com/en/products/ultimaker-cura-software

Stampante 3D Creality Ender 3:
https://amzn.to/2CulXnN

Arduino starter kit con display shield: https://www.banggood.com/custlink/mvKvYtWUfM

Sistema per taglio laser economico:
https://www.banggood.com/custlink/vmv3RtVm34

CNC router:
https://www.banggood.com/custlink/3mK3Y5V3dN

2 thoughts on “La Stampante 3D sul banco da ricarica”

  1. Buongiorno,
    Da qualche tempo la segue e vorrei ringraziarla.perche ha fornito parecchie spiegazioni e soluzioni.
    In relazione a queste sto anche io approciando il mondo della stampa 3d. Sono a chiederle se potrebbe darmi indicazioni sul tipo di filamento utilizzato per la stampa sei dei feede e altri accessori.
    La ringrazio
    Filippo

    1. Bene! mi fa molto piacere!

      Per la stampa degli oggetti che vedi nei miei video ho usato 3 tipi di filamenti:
      – PLA: facile da stampare, ma piuttosto rigido e non adatto a durare, specie in ambienti umidi.
      – PETG: (plastica tipo quelle delle bottiglie..) molto resistente e durevole, più’ difficile da stampare, ma e’ quello che uso maggiormente
      – TPU: praticamente gomma, quindi da usare per tutte le parti che richiedono questo tipo di caratteristiche.

      Di filamenti ce ne sono poi di ogni tipo e materiale, molto dipende dalla stampante che si usa e dalle possibilità che hanno di stampare materiali più’ complessi, come l’ABS (che richiede stampanti con enclosure e temperature più’ alte) il policarbonato etc.

      purtroppo l’unica e’ sperimentare!

      Buon divertimento!

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