Dedichiamo queste pagine ai neofiti che vogliano cimentarsi nella ricarica delle proprie munizioni 9×21 con la pressa progressiva Lee Pro 1000.
Inizialmente le domande ed i suggerimenti che farebbe piacere ricevere sono molti, proviamo quindi a scrivere queste note nell’ottica di chi vuole cominciare, senza pretese e senza perdere troppo tempo, a ricaricare il 9×21. Il nostro punto di vista non sarà quello di raggiungere subito la perfezione, ma di scegliere materiali e strumenti che ci permettano di ottimizzare fin dal principio tempi e costi nella produzione di queste cartucce, con l’obiettivo di migliorarsi un po’ alla volta.
Per semplificarne la lettura, suddivideremo questo articolo sulla ricarica 9×21 in più parti:
Parte 1 – Le fasi della ricarica.
Parte 2 – La scelta delle attrezzature.
Parte 3 – La scelta del materiale di consumo.
Parte 4 – Ricarica 9×21 passo per passo.
Parte 5 – Problemi e soluzioni.
Perchè ricaricare il 9×21?
Una delle principali motivazioni che avvicina i principianti alla ricarica è indubbiamente l’aspetto economico. Ricaricare il 9×21 permette, al netto dell’attrezzatura, di arrivare a dimezzare i costi delle cartucce.
Considerato che 1000 grammi equivalgono a 15432 grani e che (da tabella di ricarica Cheddite) per il 9×21 occorre utilizzare dai 4,0 ai 5,3 grani per cartuccia, con un kilo di polvere possiamo ricaricare circa 3000 cartucce.
Facendo quindi un veloce conteggio e ragionando per eccesso :
45 € per 1 Kg di polvere Cheddite granular S Fine
12o € per 3000 inneschi small pistol (tra i 60 e i 120 euro, a seconda del produttore)
250 € per 3000 palle ramate di tipo RN da 122 gr.
Tenuto conto che i bossoli saranno di recupero, avremo un costo orientativo di 415 € per 300o cartucce ovvero circa 14 centesimi a colpo che corrispondono a 6,9 € per 50 cartucce contro i 12 € per altrettante cartucce nuove.
Consideriamo inoltre che i margini di risparmio sono molteplici:
- Approfittando delle offerte sul materiale di consumo che spesse si trovano in armeria,
- Comprando direttamente dai produttori,
- Facendo acquisti di gruppo per approfittare degli sconti sulla quantità,
- Scegliendo opportunamente il materiale più adatto alle proprie esigenze (inneschi più economici, palle non ramate etc.)
è facile intuire come il costo dell’attrezzatura di ricarica sia facilmente ammortizzabile in poco tempo e che più colpi si spareranno maggiore sarà il vantaggio di ricaricare autonomamente le proprie munizioni (Il vantaggio è anche superiore per calibri meno diffusi, come il .45 acp)
Oltre all’aspetto economico ci sono poi da considerare ulteriori aspetti altrettanto importanti della ricarica:
- Aspetto tecnico: padroneggiare l’arte della ricarica ci permetterà di ottenere le prestazioni più adatte ad ogni esigenza, soprattutto in sport come il tiro dinamico.
- Aspetto educativo e ludico: non si finirà mai di imparare e imparare cose nuove è sempre un ottimo passatempo, specie quando ci permetterà di continuare a sperimentare.
Caratteristiche della cartuccia 9×21
Il 9×21 IMI è un tipo di cartuccia che venne commercializzato dalla Israel Military Industries come alternativa al 9 × 19 mm Parabellum, proibito in Italia per l’uso civile, in quanto calibro d’ordinanza dei corpi armati dello Stato. Nel giro di poco tempo divenne uno standard per le ottime prestazioni in rapporto al prezzo.
Soffermandoci un momento sulle caratteristiche della cartuccia 9×21 e delle relative misure.
Diametro proiettile: 9,03 mm
Diametro collo: 9,63 mm
Diametro spalla: 9,93 mm
Diametro base: 9,96 mm
Spessore fondello: 1,27 mm
Lunghezza bossolo: 21,15 mm
Lunghezza cartuccia (OAL): 29,5 mm (29,75 max)
Capacità cartuccia: 1,01 cm³
Pressione massima: 235,00 MPa
Rispetto ai calibri più grossi ha il vantaggio di presentare un rinculo moderato, la dimensione ridotta assieme al peso limitato permette inoltre una maggior capienza dei serbatoi pur offrendo ottime prestazioni anche per usi difensivi.
Sebbene le misure siano standard, ogni arma camera le cartucce in modo caratteristico, alcune in modo più preciso altre in modo più lasco, pertanto la taratura delle attrezzature di ricarica saranno molto personali.
Un’aspetto fondamentale da tenere presente è che le attrezzature in commercio sono realizzate per il 9mm Luger (9 × 19 mm Parabellum) e non sono specifiche per il 9×21, e pertanto dovranno essere adattate per la ricarica di questo specifico calibro.
Le fasi della ricarica
Per ricaricare le nostre munizioni dovremo eseguire una serie di procedimenti che possono differire per gli strumenti utilizzati, ma che nella sostanza sono sempre gli stessi, vediamoli in modo da avere una visione di alto livello delle operazioni da compiere
Pulizia dei bossoli
Questa fase non è fondamentale, specie se i bossoli di recupero sono di primo sparo o provengono da un ambiente pulito come un poligono, mentre diventa utile se il materiale proviene da ambienti particolarmente sporchi come campi di tiro all’aperto o luoghi in cui il bossolo possa sporcarsi di terra o sabbia.
Ai fini della ricarica è sufficiente una sciacquata, molti tuttavia per fini più che altro estetici preferiscono lavare l’ottone fino a riportarlo quasi al suo stato originale.
Disinnesco
E’ l’operazione che permette di rimuove l’innesco già utilizzato dal bossolo. Spesso questa operazione viene fatta prima del lavaggio in modo da facilitare la pulizia della sede dell’innesco.
Ricalibratura del bossolo
Un bossolo sparato subisce inevitabilmente una deformazione che lo porta ad avere un diametro più ampio di quello previsto dallo standard per camerare il colpo, pertanto è necessario riformarlo tramite apposite matrici (dies) in modo da riportarlo alle misure originali. Questa operazione può essere eseguita molteplici volte prima che il materiale subisca danni strutturali cosa che ci permette quindi di riutilizzare i bossoli più e più volte.
Innesco
Una volta liberato il bossolo dall’innesco usato, pulito e opportunamente riformato si procede con l’inserimento nello stesso di un nuovo innesco, che verrà inserito a pressione nel fondello del bossolo.
Svasatura
In questa fase si pratica una leggera svasatura del colletto che fa da invito nel posizionamento della palla.
Riempimento
E’ la fase in cui la cartuccia innescata viene riempita con il propellente, è una fase cruciale in quanto il quantitativo di polvere va misurato in modo preciso seguendo le tabelle fornite dal produttore e va posta la massima attenzione nell’evitare doppi carichi o mancati riempimenti.
Inserimento della palla
Riempita la cartuccia è il momento di completarla e sigillarla inserendo la palla, in questa fase l’ogiva sarà pressata all’interno del bossolo in modo tale che la lunghezza totale della cartuccia rispecchi esattamente i parametri di ricarica prescelti.
Crimpatura
A seconda del tipo di palla utilizzata è possibile crimpare il bossolo in modo da trattenere maggiormente l’ogiva. Questa fase è particolarmente rilevante quando vengono usate le palle in piombo nudo.
Variabili in Gioco
Nella ricarica 9×21, sebbene i passi necessari siano piuttosto semplici, si presentano alcune variabili che influenzano direttamente le pressioni in gioco e se non opportunamente dimensionate e controllate possono portare a danneggiamenti dell’arma , in particolare:
La lunghezza complessiva della cartuccia finita (OAL = Over All Length)
Il tipo di propellente utilizzato.
Il quantitativo di propellente utilizzato.
La crimpatura applicata.
Tipo di palla in termini di forma, peso e copertura.
Indipendentemente dagli strumenti che andremo ad utilizzare quindi dovremo sempre definire a priori questi parametri, partendo dalle tabelle di ricarica della polvere che vorremo utilizzare ed assicurandoci che vengano rispettati in ogni fase del procedimento di ricarica.
Sicurezza
Durante tutte le fasi della ricarica dovremo prestare la massima attenzione, e tutte le operazioni dovranno essere effettuate indossando degli occhiali protettivi, necessari soprattutto nel maneggiare gli inneschi che potrebbero accidentalmente esplodere.
Nota: a questo link un video dedicato alla ricarica manuale del 38 special per i principianti, in cui sono mostrate passo passo tutte le fasi di ricarica della munizione attraverso un procedimento manuale su pressa monostazione, inclusa la parte di taratura dei Dies
ATTENZIONE!: Quanto scritto nelle seguenti pagine non è una guida alla ricarica, ma solo materiale informativo divulgato con lo scopo di dare una visione di alto livello sull’argomento. Le operazioni descritte possono essere pericolose e soprattutto all’inizio dovrebbero essere effettuate con la presenza di persone competenti in materia.
E’ inoltre sconsigliabile l’uso di munizioni autoprodotte per scopi difensivi.