La ricarica delle cartucce 9×21 – Parte 3 – La scelta del materiale di consumo

Parte 1 – Le fasi della ricarica.

Parte 2 – La scelta delle attrezzature.

Parte 3 – La scelta del materiale di consumo.

Parte 4 – Ricarica 9×21 passo per  passo.

Parte 5 – Problemi e soluzioni.

La scelta del materiale di consumo

Nelle pagine precedenti (Parte 2) abbiamo visto di quali attrezzature può essere conveniente dotarsi per la ricarica del 9×21, di seguito facciamo qualche ragionamento sul materiale di consumo che occorre acquistare per poter assemblare le nostre munizioni. Il materiale necessario fondamentalmente è il seguente:

  • Inneschi (Materiale considerato di libera vendita)
  • Bossoli (Materiale considerato di libera vendita)
  • Propellente (Richiesto porto d’armi e denuncia)
  • Palle (Materiale considerato di libera vendita)

vediamo dunque come sceglierlo nell’ottica di ridurre i costi ottimizzando i risultati secondo le nostre necessità:

I bossoli

I bossoli in ottone sono un ottimo elemento sui cui fare economia. Sebbene vengano venduti anche nuovi e addirittura in alcuni casi anche già innescati, chiunque ricarichi si preoccuperà di riciclare questo componente. 

In principio andremo a recuperare i bossoli di primo sparo che noi stessi avremo sparato in  poligono, quelli delle cartucce commerciali saranno perfetti. Ci renderemo quindi conto che una gran quantità di persone non recupera i propri bossoli e che ogni poligono dispone di una “pattumiera” estremamente ricca, soprattutto di bossoli 9×21 che sono tra i più comuni. A seconda del poligono sarà concesso oppure no il recupero dei bossoli, la cosa migliore è informarsi e chiedere la cortesia di poterne recuperare un po’. Abbiate cura di recuperare i bossoli in condizioni migliori (scartando quelli meno luccicanti, in quanto probabilmente già riutilizzati più volte in precedenza) o di un calibro differente da quello che possiamo ricaricare. Questo materiale sarà vostro a costo zero facendovi risparmiare parecchio e potrete riutilizzarlo diverse volte.

Provvedete quindi a disinnescare, lavare (vedi articolo sul lavaggio dei bossoli) e conservare il vostro raccolto in apposite vaschette di plastica in modo tale che al momento dell’utilizzo sia tutto perfettamente asciutto e pulito.

Prima di stoccare i bossoli fate un esame visivo per  verificare che:

  • Siano del calibro corretto (è facile confondersi con altri calibri come il 40 o 9×19).
  • Non presentino difetti come crepe, ammaccature o altri difetti strutturali.

Gli inneschi (primers)

Gli inneschi sono le piccole cariche particolarmente vivaci che hanno lo scopo di accendere il combustibile (polvere) contenuto nella cartuccia. l’accensione avviene nel momento in cui l’innesco è colpito dallo spillo percussore del’arma e la fiammata si propaga quindi attraverso il foro di vampa fino alla polvere.

Ne esistono diversi tipi e modelli e dalle cronache dei ricaricatori si capisce che non sono tutti uguali. Alcuni prodotti risultano più o meno affidabili e più o meno adatti ad essere ricaricati con specifici tipi di presse.

Per il 9×21 si usano inneschi di tipo “small pistol“, attenzione a non acquistare erroneamente inneschi di tipo “Large pistol”, di più grandi dimensioni in quanto utilizzati su calibri come il 45 acp e non compatibili con il 9×21.

Proviamo a stilare una lista degli inneschi più comuni ordinandola in base al prezzo a cui è possibile trovarli in armeria (Prezzo molto indicativo rilevato al momento della stesura di questo articolo) in modo da farci un’idea di massima del posizionamento in termini economici:

PRODUTTORE TIPO QUANTITA’ PREZZO
Fiocchi SMALL PISTOL 1500 € 35,00
Magtech SMALL PISTOL 1500 € 37,50
Murom SMALL PISTOL 1500 € 42,00
Sellier & Bellot SMALL PISTOL 1500 € 42,00
CCI SMALL PISTOL 1500 € 60,00
Winchester SMALL PISTOL 1500 € 60,00
Federal SMALL PISTOL 1500 € 82,50
Remington SMALL PISTOL 1500 € 91,50

Sebbene dal manuale di istruzioni della Lee pro 1000 vengono raccomandati solo inneschi CCI o Remington sono comunemente usati anche articoli di altri produttori. Alcuni inneschi, come i Federal, sembrano essere più sensibili allo scoppio per simpatia e quindi meno adattai ad essere utilizzati in una pressa progressiva. Gli inneschi CCI small pistol 500 sono invece considerati i più affidabili e i più adatti alla Pro 1000, tuttavia hanno un costo abbastanza elevato (dovuto anche ai costi di importazione) e sono quindi giustificati in situazioni in cui non si vuole rischiare, come ad esempio per una gara. Per l’allenamento potremo cercare di risparmiare, utilizzando Fiocchi, Magtech o Murom, che comunque sono ottimi prodotti,  approfittando poi delle offerte che troveremo in armeria è facile averli ad un ottimo prezzo.

Nota: Si cominciano a vedere sul mercato versioni ecologiche “Lead free” particolarmente adatte per essere utilizzate in ambienti chiusi come i poligoni, anche se i prezzi sono ancora abbastanza elevati in rapporto a quelli tradizionali.

 Le palle (ogive)

Questo componente rappresenta una parte importante del costo della cartuccia sul quale è spesso possibile fare economia approfittando delle offerte messe a disposizione dalla nostra armeria di fiducia. Dobbiamo però fare alcune considerazioni.
Le palle vengono normalmente vendute in confezioni minime di 500 o 1000 pezzi, considerato che il numero di munizioni per arma corta che possono essere detenute è normalmente di 200 unità (a meno di non avere permessi particolari per il tiro sportivo)  appare chiaro che una confezione sarà sufficiente per pochi cicli di ricarica. Se per gli acquisti successivi andremo a cambiare il tipo di palla utilizzata cambierà la lunghezza complessiva del colpo e dovremo probabilmente rifare (o quantomeno verificare) la regolazione dei dies.
Se non siamo quindi in fase di sperimentazione, ma abbiamo già capito quale sia il prodotto migliore per le nostre esigenze, va considerata la possibilità di fare acquisti di gruppo, magari con amici o parenti, in modo da reperire un numero di pezzi tale da garantirci il miglior prezzo e semplificarci un po’ le cose velocizzando la produzione (il piombo non va a male..)

Occorre dunque capire quali palle siano più adatte al nostro utilizzo, per comodità riportiamo le sigle più comuni con la quale viene identificata la forma dei  diversi tipi di proiettili per arma corta:

FMJ = Full Metal Jacket (blindata, completamente ricoperta)
SJ = Semi Jacket (Parzialmente ricoperta)
TC = Truncated Cone (tronco conica)
RN = Round nose (punta arrotondata)
SP = Soft Point (punta soffice)
FP = Flat Point (punta tenera piatta, espansivi)
HP = Hollow Point (punta cava, espansivi)
WC = Wad Cutter (a testa piatta)
SWC = Semi Wad Cutter
LRN = Lead Round Nose (palla di piombo a ogiva arrotondata)
TFL = Teflon (Palla ricoperta di Teflon)
GLV = Copper plated (Palle ricoperte galvanicamente)

In base alle caratteristiche della palla saranno ovviamente diversi costi ed utilizzo. Una palla in piombo nudo costerà sensibilmente meno di una FMJ con un rivestimento in rame di un certo spessore. La scelta quindi ancora una volta deve essere dettata dal tipo di utilizzo che vogliamo farne.

La palla in piombo non rivestito è adatta ad ambienti aperti, in modo che i vapori di piombo che si possono venire a creare durante la combustione non permangano nella zona di tiro e per via del costo contenuto risulta particolarmente  indicata nelle sessioni di allenamento, si sposa bene con canne dalla rigatura tradizionale.

La palla rivestita ha il grosso pregio di ridurre i vapori ed in generale lo sporcarsi di piombo della canna, è quindi adatta anche in ambienti chiusi e particolarmente indicata su armi con canna dalla rigatura semi-poligonale.

In generale poi ad incidere sul costo è la quantità di piombo e quindi il peso del prodotto, mentre la forma della palla rimane un parametro soggettivo, da affinare con l’esperienza.

Esistono molte marche: Target bullet, lead extrusdionFrontier , Fiocchi , S&B, Lapua etc.

Il consiglio è di fare qualche prova e magari orientarsi su un compromesso come una palla ramata FMJ di fascia media, con un peso attorno ai 124 gr. adatta un pò per tutti gli usi.

Le palle a copertura galvanica possono avere rivestimenti di vario spessore, sono in generale da preferire quelli più spessi per non rischiare  di vanificarne l’efficacia.

Da segnalare infine la crescente offerta di ogive “colored” ovvero palle in piombo nudo, verniciate.
Queste palle, originariamente realizzate in modo domestico verniciando a polvere palle ottenute da fusione casalinga, sono ora prodotte anche in scala maggiore.
Non e’ difficile trovare sul mercato palle senza cave (ottenute da stampi di tipo NLG) verniciate con resine piuttosto dure e realizzate con alte percentuale di antimonio. Palle di questo tipo, se di qualità, possono essere molto simili alle ramate come, ricaricate facilmente e prive di fumi.
Queste palle sono molto interessanti per chi spara molto, avendo costi piu’ contenuti delle ramate e prestazioni spesso solo lievemente inferiori. occorre però fare attenzione alla gran quantità di colored di bassa qualità in circolazione.
Alcuni produttori interessanti di ogive colored sono: Colored bullets e Tecnobullets

La polvere (propellente)

La scelta della polvere da utilizzare nelle nostre munizioni è un argomento estremamente vasto da trattare ed è qualcosa di molto soggettivo, che andrà necessariamente affinato nel tempo per  prove e tentativi man mano che si comprenderà quali risultati si vuole ottenere. Per ora quindi ci limiteremo a fare qualche considerazione specifica per il 9×21.

Semplificando molto possiamo distinguere le polveri in base ad alcune caratteristiche che ci interessano particolarmente:

  • In base alla loro “vivacità“,  ovvero alla velocità con cui bruciano.
  • In base alla facilità con cui possono essere dosate (quindi in base alla loro forma:granulare, a scaglie  a grana fine o grossa).
  • In base al Costo e alla  facilità di reperibilità sul mercato.

I principali produttori di polveri sono i seguenti:Fiocchi, Lovex, Cheddite, Vihtavuori, Nobel sport,

Per ogni prodotto è necessario far riferimento a tabelle specifiche che, in base al tipo di palla e alla lunghezza complessiva della cartuccia ci forniranno i quantitativi di propellente minimi e massimi per ogni specifico calibro. Ricordiamo che si partirà sempre dal quantitativo minimo per poi salire  progressivamente in modo da non rischiare di produrre pressioni troppo elevate che potrebbero causare danni alle armi o peggio alle persone. Per lo stesso motivo per un neofita non conviene cominciare con una polvere particolarmente vivace. Utilizzandola tramite il dosatore automatico della pressa interessa invece che sia facilmente dosabile, in modo da avere cariche più possibile costanti tra loro, andremo quindi a prediligere quindi polveri a grana fine e di forma regolare.

Il consiglio quindi è di cominciare  a sperimentare con la Cheddite granular S Fine, polvere dal costo abbastanza contenuto adatta al 9×21 e ad altri calibri per arma corta. Man mano che sarà chiaro quale aspetto si intenda migliorare e quale risultato si voglia raggiungere sarà possibile fare tentativi con polveri più specifiche.
La polvere Cheddite è disponibile sia in confezione da 1Kg che da 500g,

Ricordiamo che per l’acquisto della polvere occorre fornire porto d’armi e dopo il primo acquisto va fatta denuncia per un quantitativo massimo detenibile di 5 Kg (comprensivo di quella presente nelle cartucce cariche detenute)

Quindi riassumendo per quanto riguarda i materiali di consumo, per le prime prove il consiglio è di reperire il seguente materiale:

  • Bossoli 9×21 di recupero (di primo sparo..)
  • Inneschi CCI Small Pistol 500  (confezione minima 100 inneschi).
  • Palle Ramate Fiocchi 9mm  Fmj 123grs RN (confezione minima 500pz).
  • Polvere Cheddite Granular S Fine (confezione minima 500g).

 ATTENZIONE! La tabella di ricarica delle polveri sono specifiche per tipo di polvere e per il LOTTO di produzione. Occorre quindi reperire la tabella specifica della polvere in uso, chiedendo indicazioni in armeria e non utilizzare indicazioni generiche recuperate sul web.

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