Lee Breech Lock Pro

Con questo articolo iniziamo a parlare della Breech Lock Pro, una pressa progressiva entrata da un paio d’anni nella gamma delle presse della Lee Precision dedicate a chi si avvicina al mondo della ricarica.

Questa pressa è particolarmente interessante perché estremamente versatile e sorprendentemente robusta, nonostante la sua “plasticosità”. A prima vista è una via di mezzo tra una Turret, di cui eredita la solidità, ed una pro 1000 da cui eredita gli automatismi.

E’ possibile acquistarla in versione base e iniziare a ricaricare abbinando uno shell plate ed un set di dies del calibro desiderato, per poi aggiungere successivamente i rimanenti accessori.
Può essere inizialmente usata come una monostazione o come una semiprogressiva, per passare poi al suo funzionamento come progressiva una volta presa dimestichezza con le fasi della ricarica.

La pressa è anche disponibile gia’ completa di tutti gli accessori nelle versioni per i diversi calibri, più o meno al doppio del costo rispetto alla versione base, con l’appellativo di PRO 4000. Quindi a seconda di ciò di cui già si dispone, sarà possibile fare la scelta più opportuna:

Versione Base:
LEE Pressa Auto Breech Lock Pro Pressa Progressiva #90900
Versione Completa per il 9 mm:
LEE Auto Breech Lock Pro 4000 Kit Pressa Cal. 9mm #91555
Versione Completa per il .45 ACP:
LEE Auto Breech Lock Pro 4000 Kit Pressa Cal. 45ACP #91550

UNBOXING

Per la nostra prova ci siamo procurati una Auto Breech Lock Pro #90900, ovvero la versione base.
Aprendo la confezione abbiamo trovato al suo interno:
Catalogo Lee e manuale di istruzioni/quick start guide.
– La pressa progressiva 4 stazioni.
– Il tubo di recupero degli inneschi esausti.
– Quattro bushing breech lock per il fissaggio rapido dei dies.
– La chiave a brugola per lo smontaggio della pressa (in pollici).
Due innescatori (uno per inneschi Small ed uno per inneschi Large).
– Una chiavetta per il serraggio dei bushing.
Nella versione base non sono compresi ne i dies ne il relativo shell plate.
Volendo inizialmente configurarla per la ricarica del 45 ACP, utilizzeremo il set di 4 die della Lee, già in nostro possesso:
LEE Carbide 3-Dies Set .45 ACP #90513
LEE Carbide Factory Crimp Die .45 ACP #90864
e lo shell plate #2, che ci siamo procurati, assieme ad altri due shell plate per i calibri per d’arma corta più comuni:
– LEE Shellplate Auto Breech Lock Pro Numero 1 #90582 (.38 e 357)
– LEE Shellplate Auto Breech Lock Pro Numero 2 #90584 (.45 ACP)
LEE Shellplate Auto Breech Lock Pro Numero 19 #90944 (9×21)

Oltre a quanto descritto abbiamo poi optato per un dosatore automatico:
LEE Auto-Drum Powder Measure #90811
e della prolunga necessaria per alloggiarlo sul secondo die:
LEE Auto-Disk Powder Measure Riser #90041
All’interno della confezione del powder measure abbiamo trovato:
– Il corpo metallico del dosatore
– La bottiglia con attacco richiudibile
Due serbatoi regolabili (small e large)
Istruzioni per l’utilizzo
Il dosatore volumetrico riempirà il bossolo nel momento in cui viene svasato, garantendo una dose di polvere di pari volume ad ogni ricarica.

PRIMO SETUP

Procurati tutti i pezzi e terminato l’unboxing, siamo pronti per il primo setup della pressa, che andremo a configurare per la ricarica del 45 ACP.
non disponendo di spazi adeguati la alloggeremo su un’asse di legno, fissata al tavolo con dei morsetti, tuttavia è estremamente importante fissare la pressa ad un tavolo solido e ben fermo, questo garantirà migliori prestazioni durante la ricarica, date le notevoli pressioni esercitate sulla leva.

La prima operazione da fare è quella di ruotare la maniglia di 45°, dato che nella confezione per questioni pratiche è montata in posizione da trasporto. Per farlo sarà sufficiente allentare il dado alla base della leva, ruotare la maniglia, quindi serrare nuovamente.

Utilizzando l’apposita chiavetta rimuoviamo tutti e 4 i bushing e allentiamo le viti su di essi, facendo attenzione a non spanarle.
Le brugole potrebbero avere misure in pollici, in tal caso occorre procurarsi delle chiavi in pollici per non rovinarle.
Uno dei 4 bashing serve da blocco per l’albero del sistema di indexing (quello che fa ruotare lo shell plate).

Abbassiamo la leva e rimuoviamo l’alberino. Se presente rimuoviamo anche l’espulsore dei bossoli, in modo da essere liberi di alloggiare lo shell plate (il #2 per il 45 ACP) sul perno dell’indexing. Avvitiamolo e poi utilizzando la brugola in dotazione andiamo a serrarlo, in modo che sia fermamente in posizione.

Possiamo quindi rimontare l’espulsore dei bossoli, l’alberino e i quattro bushing, verificando la corretta rotazione dello shell plate all’abbassamento della leva, per poi iniziare la configurazione dei 4 dies.

Montiamo quindi il 1^ Die (resizer) nella prima stazione, quella dove lo spingibossoli inserisce il bossolo per intenderci.
Alziamo lo shell plate fino alla posizione più alta, rimuoviamo le ghiere di serraggio del die (dato che useremo quelle dei bushing breech lock) in modo che possa essere avvitato fino a toccare lo shell plate, quindi svitiamolo di mezzo giro o di quanto necessario per fargli appena sfiorare lo shell plate, ma senza toccarlo. Fissiamo il die stringendo la vide del bushing e la configurazione del primo die è completa. Verifichiamo con un bossolo che il perno per rimuovere gli inneschi sia alla giusta altezza e che il die riformi correttamente il bossolo.

Passiamo quindi al 2^ die (Svasatore, inserimento polvere). Anche per questo die portiamo lo shell plate (senza bossoli) nella posizione più alta (abbassando la leva) e avvitiamo (dopo aver tolto la ghiera fino a farlo toccare, quindi svitiamo di un giro completo e serriamo la vite del bushing. L’operazione va eseguita con l’imbutino mettipolvere avvitato, in modo che il funnell sia in posizione. Proviamo quindi a inserire un bossolo, riformarlo e svasarlo. Proviamo ad appoggiare sopra una palla e verifichiamo che la svasatura sia sufficiente, eventualmente avvitiamo ulteriormente per aumentarla. Il dosatore automatico andremo a montarlo dopo aver settato tutti e quattro i dies.

Procediamo con il setup del 3^ die (bullet seater). Questo die lo useremo solo per inserire la palla, ma senza crimpare, operazione che andremo poi a fare in 4 stazione con il factory cimp.
Analogamente a prima abbassiamo la leva ed avvitiamo il die (senza ghiera di serraggio) fino a far toccare lo shell plate, svitiamo di tre giri completi e serriamo la vite del bushing.
Svitiamo la rotella di regolazione dell’altezza della palla. Inseriamo un bossolo svasato, appoggiamo sopra una palla e abbassiamo la leva fino ad inserire la palla nel bossolo.
Avvitiamo un pochino alla volta, misurando ad ogni tentativo la OAL (lunghezza complessiva del bossolo+palla) tramite un calibro digitale. Ripetiamo l’operazione per tentativi fino al raggiungimento della misura desiderata (in base alle tabelle di ricarica usate).
Per comodità in questa fase possiamo usare lo stesso bossolo, rimuovendolo e reinserendolo nella 3 stazione, allentando le linguette fermabossolo.

Configuriamo quindi il 4^ e ultimo die (Factory Crimp). In modo analogo a prima alziamo lo shell plate senza bossoli, avvitiamo il die senza ghiera fino a fargli toccare lo shell plate e svitiamo tanto quanto necessario per fargli appena sfiorare lo shell plate, ma senza che ci sia contatto con il die.
Svitiamo la rotella di regolazione della crimpatura. Inseriamo un bossolo e riavvitiamo la rotella fino a che non si sente il contatto con il bossolo. Abbassiamo quindi lo shell plate e avvitiamo ulteriormente la rotella di regolazione della crimpatura fino ad ottenere il risultato desiderato.
Il quarto die riporterà l’intera cartuccia alle misure standard, crimpando il colletto per una maggiore ritenzione della palla (una maggiore crimpatura farà aumentare la pressione nel bossolo in fase di sparo quindi, come per gli altri parametri, occorre partire da una crimpatura leggera , verificando i risultati in fase di sparo, aumentando le pressioni solo successivamente, se necessario)

A questo punto tutti e 4 i die sono settati, inseriamo quindi un bossolo e facendogli passare tutte e 4 le stazione e verifcando che il rusultato finale sia quello atteso.

La pressa arriva sprovvista del case feeder quindi, se disponiamo di un case feeder Lee (anche recuperato da altre presse o come nel mio caso stampato in 3D), andiamo ad alloggiarlo nel foro affianco allo spingibossoli, regolandolo opportunamente e verificando che ad ogni ciclo venga caricato un colpo in prima stazione.

Procediamo quindi ad installare il dosatore automatico.
Rimuoviamo l’imbutino che ferma il funnel, per installare quindi la prolunga e sopra di essa il corpo del dosatore automatico
Installiamo il misurino “small” ovvero quello per i colpi d’arma corta e
verifichiamo che durante la svasatura del bossolo il dosatore sia correttamente sollecitato.
Riempiamo la bottiglietta del dosatore e chiudiamo il rubinetto in modo da poterla ribaltare ed inserirla nel corpo del dosatore senza rovesciare la polvere. Riapriamo il rubinetto ruotando la bottiglia.
Inseriamo l’innescatore e carichiamo un innesco, assieme ad un bossolo vuoto, in modo da poter verificare il quantitativo di polvere erogata evitando che fuoriesca dal foro di vampa.
Proviamo a lavorare un bossolo facendolo passare dalla prima stazione, innescandolo in seconda stazione e svasandolo, inserendo la polvere sempre in seconda stazione.
Allentiamo la linguetta fermabossolo ed estraiamolo, in modo da poter misurare tramite una bilancia di precisione. il quantitativo di polvere fuoriuscito. Tramite la chiavetta in dotazione aumentiamo (svitando) o riduciamo (avvitando) il volume del misurino e ripetiamo l’operazione fino a raggiungere l’esatta dose di polvere che vogliamo inserire nel bossolo in base alle nostre tabelle di ricarica. Smontiamo la chiavetta e alloggiamola nel foro presente su misurino, in modo da averla a disposizione per future regolazioni.

A questo punto la pressa è configurata e con palle e inneschi alla mano siamo pronti a fare le prime cartucce complete.

La prima volta è consigliabile inserire un solo bossolo procedendo manualmente, seguendo attentamente una per una tutte le fasi della ricarica, passando il bossolo di stazione in stazione fino al completamento.
Assicuriamoci sempre che l’innesco sia stato inserito e che la povere sia presente nel bossolo (evitando accuratamente mancanza di polvere o doppio dosaggio) prima di inserire la palla e chiudere il colpo.

Recuperiamo infine una vaschetta da ferramenta e posizioniamola sotto alla slitta , sul lato destro della pressa, in modo da completare il primo setup.

Una volta presa la mano, possiamo cominciare ad usare la pressa come una vera progressiva, caricando il serbatoio dei bossoli e procedendo a lavorare simultaneamente su tutte e 4 le stazioni, ottenendo un colpo finito per ogni passaggio di leva.
In seguito potremo aggiungere molti altri accessori per ottimizzare il ciclo di ricarica, come il safety primer, il bullet feeder, parti custom stampate in 3D etc.

ATTENZIONE!: Quanto scritto nelle seguenti pagine non vuole essere una guida alla ricarica, ma solo materiale informativo divulgato con lo scopo di dare una visione di alto livello  sull’argomento. Le operazioni descritte possono essere pericolose e soprattutto all’inizio dovrebbero essere effettuate con la presenza di persone competenti in materia. Non ci assumiamo nessuna responsabilità per  danni di alcun tipo derivanti dalle attività qui descritte.
Inoltre si ricorda di indossare sempre occhiali protettivi durante tutte le operazioni.

PRO
– Estrema versatilità e scalabilità.
– Compatibilità con molti degli accessori Lee.
– Progressiva entry level con 4 stazioni.
– Sorprendente solidità e precisione, che ricorda la Turret.
– Prezzo contenuto nella versione base.

CONTRO
– Innescatore manuale, il safety primer non è comunque una soluzione entusiasmante.
– Molte parti plastiche in più rispetto alle presse più datate.

CONCLUSIONI

La breech lock pro si è rivelata una pressa estremamente versatile, adatta sia ai principianti che agli utenti più esperti.
La sua robustezza permette la ricarica di una vasta gamma di munizioni.
Il cambio calibro è abbastanza agevole, ma anche in questa versione l’innescatore non convince, richiedendo comunque un intervento manuale.
Nell’insieme un’ottimo compromesso, assolutamente consigliato per chi vuol avere la massima flessibilità, senza spendere un capitale.

Link Utili:

Pressa LEE Auto Breech Lock Pro #90900
LEE Shellplate Auto Breech Lock Pro Numero 2 #90584​ (.45 ACP):
LEE Auto-Drum Powder Measure #90811​:
LEE Auto-Disk Powder Measure Riser #90041​:

9 thoughts on “Lee Breech Lock Pro”

  1. Ho Acquistato una Pressa LEE Progressiva per il Calibro 9 x 21 PRO 4000, Ottima Spesa, Per Carità !
    Sono Veramente soddisfatto, anche se non l’ho Potuta ancora sperimentare, Ma, Ho Notato che manca la catenella, che sulle spiegazioni o istruzioni NOn è Menzionata, ma sui Tutorial SI, Ma a Cosa servirebbe codesta catenella, che somiglia tanto a quella dei tappi per lavandino, Già Ho Informato il Mio Negoziante di FIDUCIA (almeno per farmela Prevenire) , ove ho acquistato la Pressa, Grazie e Buona Giornata .

    1. Ciao, la catenella serve per azionare il dosatore volumetrico della polvere, nei vecchi modelli..
      ora la versione moderna del dosatore ha una molla e viene azionata dal bossolo che spingendo sullo svasatore, spinge in su e apre anche il dosatore..
      quindi s non c’e’ .. e’ perché’ hai la versione nuova! (decisamente meglio..)

          1. Grazie veramente di tutto cuore !!!! Io Purtroppo sono ignorante in materia, sono alle prime armi con la Ricarica, e se Manca qualche pezzo, confrontando i Modelli Nuovi con quelli Vecchi e mi accorgo che Manca qualche elemento Oramai Sostituito Anch’esso, Beh !!! Mi Allarmo, Ma Poi, Mi Informo, facendo Luce !!! Confrontando i Modelli e Comunicando con i Negozianti e Persone più Esperte di Me !!!
            GRAZIE !!!!!

  2. Buongiorno, leggo che Marcello ha acquistato la 4000 9×21 …. Ma girando ho trovato solo la versione 9 Lugher quindi con il resizing die per la 9×19 e non 9×21 …. Ma ne esiste una versione 9×21? Se si il die è in carbide o acciaio?

    1. Ciao,
      no, la Lee fa le presse per con i kit per il 9×19.
      il 9×21 e’ solo italiano e quindi i dies vanno recuperati a parte..
      La LEE in collaborazione con la DTG ha fatto un die 9×21 specifico, ma non e’ in carbide.
      mentre la GBO fa il 9×21 specifico con boccola in carbide, basta sostituire questo die al primo die della lee e sei a posto.
      Tieni presente pero’ che se usi il 9×19 e ti viene la classica pancetta del bossolo a clessidra, non hai particolari ripercussioni sul tiro , dato che un calibro per arma corta difficilmente lo usi oltre i 25 metri..
      quindi in generale la gente prende la pressa per il 9×19, impara a ricaricare, usa tranquillamente i colpi fatti con il 9×19 e man mano affina il colpo, acquistando il die specifico, usando il factory etc. ma piu’ per una questione estetica/hobbistica e di interesse per il mondo della ricarica che non per un’esigenza effettiva. Magari ha senso se cominci a farci tiro dinamico o spari tanto..
      Io ho “imbottigliato” bossoli a clessidra per anni sparando i miei 100 colpi a settimana al tunnel e mi sono sempre divertito..
      poi man mano che ho fatto esperienza mi sono spinto oltre, riuscendo a fare qualche centro.. e ad avere una buona munizione, adatta ai diversi usi (TRS, gara, tunnel, test etc.) In questo campo, c’e’ sempre qualcosa di meglio in cui spendere, ma tutto va bilanciato in base a cosa si vuole fare..

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